Spettacolo

27/30 gennaio 2011 | feriali ore 21.00, festivo ore 16.00 | Teatro Metastasio

LA TEMPESTA

di William Shakespeare
spazio scenico Alessandro Ciammarughi, Andrea De Rosa, Pasquale Mari, scene e costumi Alessandro Ciammarughi
luci Pasquale Mari, suono Hubert Westkemper
musica Giorgio Mellone
con Umberto Orsini, Flavio Bonacci, Rino Cassano, Gino De Luca, Francesco Feletti, Carmine Paternoster, Rolando Ravello, Enzo Salomone, Federica Sandrini, Francesco Silvestri, Salvatore Striano
adattamento e regia ANDREA DE ROSA

produzione Teatro Stabile di Napoli/ Emilia Romagna Teatro Fondazione/ Teatro Eliseo

Con alle spalle un percorso di studi e regie di testi tragici – soprattutto nelle riscritture di autori come Hofmannsthal (Elettra) e Schiller (Maria Stuart) – Andrea De Rosa affronta per la prima volta il teatro di Shakespeare, condividendo l'esperienza
con Umberto Orsini dopo il loro incontro nel Molly Sweeney di Brian Friel nel 2007.
Insieme a Umberto Orsini, che per la prima volta nella sua straordinaria carriera interpreta il personaggio di Prospero, recitano Flavio Bonacci (Antonio), Rino Cassano (Ariel), Gino De Luca (Ferdinando), Francesco Feletti (Sebastiano), Carmine Paternoster (Marinaio), Rolando Ravello (Calibano), Enzo Salomone (Gonzalo), Federica Sandrini (Miranda), Francesco Silvestri (Alonzo), Salvatore Striano (Marinaio).

 “La tempesta di Shakespeare – scrive il regista – somiglia a un labirinto. Come in una casa di specchi, ogni volta che intravedi una via d'uscita, essa si rivela essere dalla parte opposta. Come in un miraggio o in un sogno, ogni volta che provi ad afferrare qualcosa, l'oggetto su cui credevi di aver messo le mani si dilegua. Finchè capisci che ciò che conta non è l'uscita e che non c'è nulla da afferrare. Stare ad ascoltare le domande che il testo ti pone e restarci dentro (restare dentro alle domande, al labirinto) è l'unica via.”

Una rappresentazione dentro la rappresentazione – È quella che mette in scena Prospero, legittimo Duca di Milano, surclassato dal fratello Antonio con la furbizia. Ma il mago Prospero con la sua magia è capace di liberare lo spirito Ariel che gli darà una mano con i suoi poteri a metter in scena un “grande spettacolo” con protagonisti proprio coloro che l'hanno messo fuori gioco. È chiaro fin dall'inizio l'aspetto metaforico che va man mano mutando in vero e proprio Metateatro quando nell'ultima scena Prospero cade in terra e ringhia verso chi gli viene in soccorso: “Dammi la battuta!”.

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TEATRO METASTASIO
Sabato 29 gennaio, ore 18.00

UMBERTO ORSINI INCONTRA IL PUBBLICO
Incontro coordinato da Federico Berti

Ingresso Libero

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