Gennaio 2016
LABORATORI TEATRALI PER LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO DELLA PROVINCIA DI PRATO
Organizzati dal Teatro Metastasio con la partecipazione attiva degli attori della Compagnia Stabile, in questa settimana hanno avuto inizio due laboratori teatrali rivolti agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio pratese.
Il primo, Se il teatro è un gioco, riservato agli studenti delle scuole secondarie di primo grado, si pone l’obbiettivo di fornire ai partecipanti, attraverso l’uso di esercizi psicomotori e di varie tecniche teatrali, principalmente a carattere ludico, l’acquisizione di una maggiore coscienza corporea, emotiva ed espressiva.
Il secondo, dedicato ai ragazzi più grandi delle scuole secondarie di secondo grado, ha come tema la poesia di Pier Paolo Pasolini e prevede la costruzione di una drammaturgia a partire da alcuni poemetti tratti da Le Ceneri di Gramsci ed altri testi facenti parte della raccolta Poesia in forma di rosa.
Undici in tutto gli istituti scolastici coinvolti e circa 400 gli studenti.
LABORATORIO PER GLI ISTITUTI SUPERIORI
Il Laboratorio, questo anno, avrà come tema la poesia di Pier Paolo Pasolini. Costruiremo la drammaturgia seguendo il percorso poetico di Pasolini da Poesie a Casarsa fino a Transumanar e organizzar passando per Le ceneri di Gramsci, La religione del mio tempo, Poesia in forma di rosa ed altre raccolte.
Come sapranno senz’altro coloro che in questi anni hanno avuto modo di seguire i nostri precedenti Laboratori, ogni incontro sarà dedicato per una parte ad esercizi teatrali per cominciare a conoscere lo Spazio del palcoscenico e apprendere così alcune tecniche di base che permetteranno di potervisi muovere e di viverlo con gioia, agio e divertimento. A questo tipo di approccio, che si potrebbe dire maggiormente fisico, si affiancherà un lavoro più specifico sull’uso della parola scenica, la voce e la dizione. Porteremo avanti questa che potremmo chiamare una “infarinatura tecnica”, affiancandola ad una ricerca, attraverso l’improvvisazione, sui temi della poetica pasoliniana e, il materiale creativo che prenderà forma da questo tipo di gioco, sarà da noi organizzato e sviluppato affinché diventi lo scheletro stesso dello spettacolo. Sappiamo che il lavoro poetico può essere fonte di grande ispirazione scenica e cercheremo di accostarci al materiale di Pasolini privilegiando l’uso della parola e indagando il modo in cui le poesie possano diventare materiale drammaturgico, ma non rinunceremo ad una parte fondamentale del fare teatro che è legata alla nostra libera fantasia.
A tal proposito abbiamo ritenuto interessante, proporre ai ragazzi partecipanti un contributo autorale completamente autonomo in merito a del materiale VIDEO che vorremmo proiettare all’interno dello spettacolo. Saranno così individuati alcuni temi (concernenti la drammaturgia su cui lavoreremo) e su questi temi, con cellulari o telecamere, chiederemo un contributo video, e chi lo desidera potrà così esprimersi anche attraverso questa forma di ricerca. Abbiamo inoltre desiderio che le MUSICHE, che saranno parte determinante del nostro lavoro, vengano ESEGUITE IN SCENA DAL VIVO, senza limiti all’uso di strumenti, anche i più disparati e diversi tra loro. Anche sulle musiche vorremmo fare un discorso simile ai video; e invitare chi lo desideri, a dare un contributo autorale autonomo, elaborando una propria proposta e mettendola a disposizione del lavoro di scena. Certamente, sia nel caso dei video che nel caso delle musiche, le proposte saranno poi organizzate registicamente nella direzione che riterremo opportuna ai fini del miglior risultato scenico. Come abbiamo già detto ai ragazzi durante la presentazione del progetto, non devono temere per la quantità di testi da mettere a memoria: saranno cose brevi e gran parte del copione sarà letto a leggio. Questo per non gravarli durante il periodo finale della scuola di una ulteriore mole di lavoro.
Si richiede di presentarsi alle prove con abiti comodi così da essere liberi di lavorare anche a terra senza timore di sporcarsi e di poter effettuare movimenti liberi da costrizioni.
Grazie, vi aspettiamo
Valentina Banci, Mauro Malinverno
SE IL TEATRO È UN GIOCO …
Laboratori Teatrali per le Scuole Medie
“[…]se il teatro è un gioco, troppi gravi problemi ci assillano perché possiamo distrarre la sia pur minima parte della nostra attenzione a vantaggio di qualcosa di così aleatorio come questo gioco. Se il teatro non è un gioco, se è una realtà vera, il problema che abbiamo da risolvere è quello dei mezzi attraverso i quali restituirgli quest'ordine di realtà, fare di ogni spettacolo una sorta di avvenimento”
A. Artaud , Il teatro ed il suo doppio
Il laboratorio si pone l’obbiettivo di fornire ai partecipanti, attraverso l’uso di esercizi psicomotori e di varie tecniche teatrali, principalmente a carattere ludico, l’acquisizione di una maggiore coscienza corporea, emotiva ed espressiva.
Verrà proposto un percorso di gruppo, come occasione di scambio e confronto reciproco, ogni allievo verrà spronato ad attingere dalle proprie risorse creative ed espressive più personali al fine di favorire una maggiore relazione con gli altri, il racconto di sé e l'ascolto di quello altrui e la conoscenza della propria fondamentale unicità. I ragazzi potranno giocare e imparare, essere protagonisti di un gioco che spesso li vede come spettatori. Il linguaggio universale del teatro oltre ad essere un efficace strumento didattico, per le molteplici forme espressive che coinvolge (gesto, parola, musica), è soprattutto funzionale allo sviluppo delle capacità individuali dei ragazzi; offre inoltre forti stimoli alla sua crescita sociale, perché favorisce il lavoro di gruppo, dando spazio alle diverse forme di creatività ed azione senza generare competitività ed emarginazione mirando anzi a riunire la diversità nell’armonia del gruppo. Nel laboratorio sarà data grande rilevanza al concetto di gruppo e conoscenza di questo, piattaforma indispensabile su cui costruire il proprio ruolo in esso.
Fabio Mascagni, Elisa Cecilia Langone, Francesco Borchi
Febbraio 2015
LABORATORIO INTERCULTURALE DI TEATRO E DANZA
Percorso rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie di primo gradoin collaborazione con Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Prato
Periodo di svolgimento: febbraio/aprile 2015
Il testo individuato quest’anno per il lavoro con i ragazzi è Pinocchio.
Pinocchio può essere letto come una storia di educazione sociale, in cui il bambino deve abbandonare la sua libertà istintiva, contraria alle regole dell’obbedienza ai genitori, della scuola e del lavoro, per accettare infine la logica del mondo adulto. La storia è quella di un burattino che, fatta eccezione del corpo legnoso, ha tutte le caratteristiche di un bambino reale. È ostinato, testardo, crede di essere autonomo, si sente padrone assoluto di sé e non vuole rendere conto a nessuno dei propri atti e capricci. Milioni di bambini si sono identificati con questo burattino umanizzato, divertendosi e soffrendo per ciò che gli capitava. Perché la storia di Pinocchio è la storia di tutti noi e le sue “avventure” simboleggiano le diverse tappe del nostro cammino, dall’infanzia all’età adulta, tra sconfitte e vittorie, momenti difficili e momenti felici.
Il percorso si articola in 11 incontri-lezioni a cadenza settimanale in orario pomeridiano 15.00-17.00, ed un saggio finale.
I linguaggi utilizzati nel laboratorio saranno quelli del teatro e della danza.
Il gruppo è seguito:
- da un tutor che ha la funzione di seguire il gruppo e il percorso nel suo articolarsi complessivo;
- da attori professionisti e istruttori di danza che guidano i ragazzi alla scoperta dell’arte del teatro e della danza attraverso proposte diversificate, sebbene tutte funzionali all’evento rappresentativo finale e al conseguimento degli obiettivi formativi sopra descritti.
gennaio 2014
LABORATORIO PER GLI ISTITUTI SUPERIORI DI PRATO
LABORATORIO PER GLI ISTITUTI SUPERIORI DI PRATO
Periodo di svolgimento: gennaio/maggio 2014
Prosegue la prolifica collaborazione del Metastasio con l'Assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia di Prato che anche quest'anno, grazie agli sforzi della vicepresidente Ambra Giorgi, permetterà al Metastasio di proseguire la sua attività laboratoriale nelle scuole medie superiori, con il prezioso supporto della Compagnia Stabile.
L'Italia sta attraversando un periodo di disaffezione nei confronti della politica. Le nuove generazioni paiono aver dimenticato l'etimologia di questa parola.
I giovani hanno cancellato la polis come centro della loro vita, ma è inutile colpevolizzarli, perché quando in famiglia è la disaffezione che regna, sappiamo bene che la colpa non è mai dei figli. Ricordiamoci il teatro greco.
Il Metastasio, assecondato da istituzioni valenti come in questo caso, si mette nuovamente a disposizione di tutti gli studenti che lo desiderano, dimostrando non solo una grande democraticità ma anche la passione per una città, per una polis, che sia vivibile attraverso la fruizione diretta del momento culturale.
Il teatro deve e può essere un faro che illumina il suo territorio, e non può ignorare i giovani; recependo proprio i malumori e il distacco delle giovani generazioni nei confronti della politica, si è deciso di lavorare su un materiale altamente poetico e allo stesso tempo intensamente politico: La fattoria degli animali di George Orwell.
L’intenzione è quella di rispondere al 'vuoto' dei sentimenti nei confronti della politica con un 'pieno' di provocazione di questa proposta fortemente polemica.
La Compagnia Stabile è chiamata ad un lavoro difficilissimo che va ben aldilà delle esperienze passate, ricordando con piacere la bellezza sia del lavoro su Il giardino dei ciliegi di due anni fa, che quello sulla Muraglia cinese dello scorso anno.
A fine maggio 2014, il laboratorio terminerà al Fabbricone con la presentazione del lavoro svolto.
ottobre 2013
LABORATORIO INTERCULTURALE DI TEATRO E DANZA
LABORATORIO INTERCULTURALE DI TEATRO E DANZA
Percorso rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado che, attraverso il palcoscenico e il linguaggio universale del corpo, potranno sperimentare l’intercultura
Periodo di svolgimento: ottobre/dicembre 2013
Da Zagabria a Dusseldorf, da Lione a Rennes, le scuole di teatro e di danza dedicate ai giovani dai 5 ai 16 anni, dirette dai teatri di Stato, sono una realtà, e spesso accade in queste grandi città che i ragazzi che le frequentano costantemente siano migliaia.
Prato è senza dubbio una città che da più di quarant'anni è all'avanguardia nell'attività del teatro ragazzi.
Il Metastasio presenta ogni anno una stagione praticamente parallela a quella per gli adulti e vanta un'importantissima collaborazione con una delle migliori compagnie di teatro per bambini a livello europeo: il TPO.
Quest'anno la stagione Metastasio Ragazzi offrirà centoquattro rappresentazioni per bambini, diciassette spettacoli, quattordici compagnie.
Ma non ci bastava e così, grazie alla sensibilità e alla volontà dell'Assessore alla Pubblica Istruzione Rita Pieri e dell'Assessore alle Politiche d'Integrazione Giorgio Silli, anche Prato partirà sulle strade delle città europee più emancipate, dando il via ad un laboratorio per le scuole medie inferiori, che verrà presentato al Fabbricone il 21 dicembre 2013.
Per noi questo è l'inizio di un percorso, un banco di prova, non una tappa finale; anche noi abbiamo l'ambizione di partire dal centinaio di ragazzi per andare avanti e superare traguardi ben più lontani. Ancora una volta sarà la Compagnia Stabile, accompagnata da due danzatrici, ad essere protagonista di questa avventura.
Siamo felicissimi di lavorare su un grande autore italiano quale Italo Calvino. Il suo Il visconte dimezzato sarà il poligono dove si incontreranno fantasia, amore e voglia di stare insieme, di conoscersi e di imparare ad aiutarsi sulla scena come nella vita.
Paolo Magelli
ottobre 2013
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE TEATRALE PER STUDENTI DEL SECONDO E DEL TERZO ANNO DEL CORSO DI LAUREA PRO.GE.A.S
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE TEATRALE PER STUDENTI DEL SECONDO E TERZO ANNO DEL CORSO DI LAUREA Pro.Ge.A.S.
Nel contesto di una ampia collaborazione fra Teatro Metastasio e Polo Universitario pratese, per il terzo anno consecutivo, si svolge un laboratorio, condotto da Massimo Luconi, che utilizza il programma del Metastasio come materia di studio e i luoghi teatrali come palestra di apprendimento diretto e formazione dal vivo.
Durante gli incontri di laboratorio vengono analizzate la fasi di progettazione di una produzione, le caratteristiche tecniche dell'allestimento, le linee estetiche di regia, scenografia e costumi. Si approfondiscono le problematiche legate alla comunicazione e promozione di un evento spettacolare riguardo ai vari target di riferimento.
maggio 2013
PROGETTO PER UN TEATRO A SCUOLA
PROGETTO PER UN TEATRO A SCUOLA
Laboratorio per gli Istituti Superiori della Provincia di Prato
realizzato con la collaborazione di Paolo Magelli
e della Compagnia Stabile del Teatro Metastasio
luci Roberto Innocenti
assistente al progetto Giulia Barni
con la partecipazione degli studenti delle scuole Liceo Convitto Cicognini/ Liceo Scientifico Copernico/ Liceo Artistico Montemurlo-Liceo Livi/ Liceo Pedagogico Rodari-Liceo Classico Cicognini
si ringraziano Yang Xiaping, Ljupco Konstantinov, Andrea Abati, Istituto Superiore A. Gramsci-J. M. Keynes
un progetto Assessorato all’Istruzione Provincia di Prato e Teatro Metastasio Stabile della Toscana
Periodo di svolgimento: novembre 2012/maggio 2013
Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, con un intenso lavoro basato sul testo de Il giardino dei ciliegi di Cechov, anche questo anno gli attori della Compagnia Stabile del Metastasio hanno lavorato con una quarantina di ragazzi degli Istituti Superiori della Provincia di Prato. Il laboratorio è iniziato a novembre 2012 e si concluderà con una messa in scena aperta al pubblico programmata mercoledì 29 e giovedì 30 maggio al Teatro Fabbricone.
Il lavoro delle compagnia stabile del teatro stabile della Toscana con i giovani continua.
Continua grazie al loro sacrificio personale, grazie al loro impegno, alla loro fantasia e al loro talento. Grazie ai nostri attori.
Continua grazie all'Assessorato all’Istruzione della provincia di Prato, che anche in questi tempi difficilissimi ci sostiene.
Il Metastasio continua a credere profondamente in questo lavoro perché il teatro deve illuminare il suo territorio come un faro. Lo deve illuminare di cultura, perché solo se la cultura è amore per i propri cittadini, può diventare sapere.
E questo sapere è un patrimonio che spesso rimane nascosto ai giovani.
Quest'anno approfondiamo un discorso che avevamo iniziato la scorsa stagione, e speriamo di continuare questo viaggio con le scuole superiori anche nel 2014.
Anzi faremo di più, alla fine di settembre inizieremo anche con le scuole elementari.
I tempi sono bui? E noi insistiamo ad illuminarli. Sempre di più.
Grazie a tutti.
Paolo Magelli
gennaio 2012
PROGETTO DI UN COLLETTIVO SU CECHOV
PROGETTO DI UN COLLETTIVO SU CECHOV
Laboratorio di teatro e narrazione rivolto alle scuole secondarie di secondo grado
Periodo di svolgimento: novembre 2011/maggio 2012
Facciamo davvero tutto il necessario per i giovani? Da questa domanda sono partito. Offriamo e produciamo spettacoli, ma questo è normale per un teatro, come impastare il pane per un fornaio la notte, direi; ed è proprio questa immagine del fornaio che impasta che ci ha dato una risposta, e la risposta è “Come si impasta il pane?”.
Ecco che da qui ci siamo legati a due esperienze che ho fatto anni fa, una al Théâtre de L’Est Parisien (oggi Théâtre de la Colline) a Parigi, e l’altra al Rajatabla a Caracas, quando in quei teatri decisi di “insegnare” a due platee diverse e distanti, ma che raccoglievano nell’insieme più di ottocento persone, come si “impasta uno spettacolo”.
Son passati tanti anni e ho incontrato una persona meravigliosa che si chiama Marco Martinelli, regista e anima del Teatro delle Albe, e lui mi disse in quell’incontro: “Ma lo sai che a Ravenna questa cosa la chiamiamo la NON-scuola? Lo sai che dopo venti anni, se calcolo bene, sono più di ventimila i giovani di Ravenna, che oggi sono padri di famiglia, che sono passati da questa NON-scuola? E che grazie a questa attività posso affermare con fierezza che la città è profondamente cambiata?”
Le idee circolano per il mondo come i virus, solo che non mutano, rimangono le stesse perché le nostre necessità rimangono sempre uguali.
È da lì che mi son detto: se l’ho fatto a Parigi e l’ho fatto a Caracas, e lo fa Martinelli a Ravenna, perché non devo farlo a Prato?
Diffondere il teatro anche senza volere inventare attori o tecnici deve essere l’altra attività, l’altra faccia della scuola.
Ed è per questo che abbiamo deciso, in occasione della realizzazione de Il giardino dei ciliegi di Cechov, di offrire alla scuola pratese tredici insegnanti: i dodici attori della compagnia, sei di Prato e sei di Cagliari, più il sottoscritto, regista dello spettacolo.
Questa è la strada che abbiamo provato a intraprendere con “Progetto di un collettivo su Cechov”, in collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia di Prato. Colgo l'occasione per ringraziare l'Assessore e Vice Presidente della Provincia Ambra Giorgi.
Si è formata così una catena di comunicazione e informazione fra teatro, docenti e ragazzi, che ha creato questo esperimento di laboratorio: dodici gruppi di studenti che inizialmente hanno lavorato con i singoli attori su un personaggio.
Ma il mio ringraziamento va soprattutto allo sforzo della Compagnia stabile del Teatro Metastasio, che si è accollata insieme al personale di palcoscenico e agli uffici il peso maggiore di questa iniziativa.
Sono loro che con il proprio lavoro e la propria conoscenza hanno costruito passo per passo lo spettacolo, e spero vivamente che grazie a loro i ragazzi abbiano imparato ad “impastare il pane”.
Paolo Magelli