Spettacolo
9/13 marzo 2011 | feriali ore 21.00, festivo ore 16.00 | Teatro Metastasio
IL MISANTROPO
di Moliére
scene e costumi Maurizio Balò, luci Gigi Saccomandi
musiche Arturo Annecchino, suono Franco Visioli
assistente alla regia Marco Plini
assistente alle scene Antonio Cavallo
con Massimo Popolizio, Graziano Piazza, Sergio Leone, Federica Castellini, Ilaria Genatiempo, Laura Pasetti, Tommaso Cardarelli, Andrea Gambuzza, Davide Lorenzo Palla, Miro Landoni
regia MASSIMO CASTRI
produzione Teatro di Roma
Come noto, Moliére ebbe il coraggio di iniziare un nuovo genere di teatro, che descriveva senza veli i costumi del suo tempo.
I suoi personaggi, presi dalla vita di tutti i giorni, erano avari, sciocchi, ipocriti, scaltri, misantropi, ma tutti avevano in comune un pregio: erano vivi, veri e, per di più, comici. Sembrerebbe che il Duca di Montasieur, precettore del Delfino di Francia, avesse minacciato Moliére di bastonarlo per averlo preso a modello come l'Alceste, protagonista de Il misantropo salvo poi a cambiare idea e ringraziarlo dell'onore concessogli.
Sin dal loro primo apparire sulle scene, le commedie di Moliére piacquero al pubblico proprio per la novità che rappresentavano anche se, come nel caso citato, egli raramente inventava trame e soggetti originali, sfruttando piuttosto il patrimonio di autori vissuti prima di lui. La sua grandezza è quella di far diventare le storie comuni storie universali, valide per ogni epoca e località.
Il misantropo è allora la storia di chi, contro il parere e i consigli degli amici, non scende mai a compromessi, pone sempre la sincerità al di sopra di tutto, anche a costo di urtare le varie e deboli personalità col rischio, quindi, di perdere ogni possibile protezione. È questo il retroterra che uno dei nostri più importanti registi affronta con questa nuova messa in scena, accostandosi per la prima volta a un Moliére, in un percorso di collaborazione con il Teatro di Roma che ha già visto altre importanti tappe come, Tre sorelle, Porcile, Finale di Partita, Quando si è qualcuno, Questa sera si recita a soggetto.
Nel ruolo di protagonista Massimo Popolizio, un'altra presenza che, così come quella di Castri, segna la continuità di un rapporto di lavoro e di ricerca con due tra i più importanti artisti della scena teatrale italiana.
