Concerto

24 GENNAIO 2011 | Ore 21.00 | TEATRO METASTASIO

STEVE LEHMAN OCTET

Jonathan Finlayson tromba
Tim Albright trombone
Steve Lehman sax alto
Mark Shim sax tenore
Chris Dingman vibrafono
Dan Peck tuba
Drew Gress contrabbasso
Tyshawn Sorey batteria

Esclusiva italiana in collaborazione con
MUSICUS CONCENTUS e NETWORK SONORO

concerto registrato da RaiRadio3


Secondo la critica internazionale l’Ottetto di Steve Lehman è il gruppo jazz più sorprendente e innovativo apparso negli ultimi anni. Lehman (1978) si era già fatto notare nei dischi del progetto collettivo Fieldwork (ascoltato a Metastasio Jazz 2010) e nei suoi gruppi, spiccando con la sua voce di sax contralto freddo, lievemente calante, geometrico e al tempo stesso carico di urgenza e tensione. Ora con l’Ottetto emerge compiuta una nuova, sorprendente vena compositiva. La formazione, con gli strati di fiati, il basso tuba pulsante, i giochi a incastro tra le parti, può richiamare la musica di Henry Threadgill, ma in più Lehman si ispira al Jackie McLean dei dischi Blue Note anni Sessanta, con le trasparenze del vibrafono e il gusto per un melodismo asciutto e swingante. Ma forse l’influenza più sorprendente è quella di compositori cosiddetti “spettralistri”, una scuola francese di cui l’esponente più alto è stato Gérard Grisey, che esplora inedite combinazioni e risonanze tra strumenti, colori, vibrazioni. Così nell’Ottetto di Lehman i ritmi jazz e l’improvvisazione sostengono affascinanti, misteriose materializzazioni di colori. Qualcosa di realmente nuovo, che giunge per la prima volta in Italia in esclusiva per Metastasio Jazz.

Da ascoltare: Steve Lehman Octet, Travail, Transformation and Flow (PI recordings)

STEVE LEHMAN OCTET