Incontro/ Conferenza
20 aprile 2013 | ore 15.00 | Teatro Magnolfi
RADUNO DEGLI ARTISTI DELLA SCENA
IL PUBBLICO (BEFFARE LA REPLICA)
a cura di Claudio Morganti e Edoardo Donatini
Nel novembre 2011 Claudio Morganti organizzò il primo raduno degli artisti della scena; una comunità interessata si riunì intorno alle confessioni poetiche di un piccolo gruppo di artisti che possiamo serenamente definire 'maestri'. Quell'incontro confermò una necessità:
molti artisti della scena italiana sentono l'esigenza di condividere alcuni dubbi e domande di ordine poetico e teorico, sentono il bisogno di addentrarsi in questioni e temi che hanno radice nel profondo della propria arte.
Desiderano parlare e sentir parlare del 'lavoro' e non tanto delle 'condizioni' in cui il lavoro si dibatte.
Ecco che nuovamente alcuni artisti si riuniscono a Prato per dar voce al proprio pensiero poetico, per rivelare l'intimo del loro fare artistico. Ecco dunque un nuovo appuntamento.
IL PUBBLICO (BEFFARE LA REPLICA)
In quali termini è misurabile la distanza tra l'opera e colui che la incontra?
Al di là dei dati oggettivi che siamo usi misurare in metri (per esempio tra il boccascena e la prima fila o tra un quadro esposto ed il limite oltre il quale scatta l'allarme), o in litri (il sudore che si versa durante una rappresentazione), che cosa rende possibile o impossibile l'adesione, l'empatica sovrapposizione tra opera e spettatore?
I corpi umani sono insieme fluidi e solidi.
I fluidi risentono della pressione.
I solidi della tensione.
In realtà il corpo di un attore in opera è costantemente sottoposto a pressioni e tensioni.
"Pressione e tensione", dice la fisica, "nel caso in cui siano interne ad un corpo, possono essere generalizzate nel concetto di sforzo meccanico".
La 'giusta' tensione di un attore, il suo sforzo meccanico, muove l'aria in una sorta di pressione. Tensioni e pressioni contagiano altri corpi. I corpi dei convenuti, del pubblico.
O almeno così dovrebbe essere.
Invece, il più delle volte non è così.
Per quanti sforzi gli attori (e i danzatori, i performers) facciano, la cattura delle 'forze' non riesce e tutti gli 'sforzi' si infrangono contro quella che sembrerebbe davvero essere una quarta parete (nonostante gli ultimi studi pare abbiano dimostrato senz'ombra di dubbio che la quarta parete non esiste!).
Ma torniamo alla pressione.
Qualunque sistema di misurazione si intenda adottare (Pascal, Newton, Bar, ecc.) incomberà, sempre terrigno, il fantasma della 'pressione atmosferica'.
L'ATM (non azienda tranviaria municipale) è l'unità di misura dell'atmosfera.
Un'ATM (atmosfera) è pari a 101.325 Pascal ed è la pressione esercitata approssimativamente dall'atmosfera a livello del mare.
Ecco. Questo mi piace. Non so ancora perché, ma quell''approssimativamente' mi rimanda ai concetti di 'teatro ruvido' e 'spazio poroso'.
È dunque frequentando indefinibili regioni (quell'approssimativamente…), che vorrei parlare con alcuni amici del rapporto opera-pubblico.
Claudio Morganti
Porteranno i loro punti di vista:
Claudio Morganti (attore/regista)
Piero Giacchè (antropologo)
Attilio Scarpellini (critico teatrale)
Patrizio Esposito (fotografo)
Armando Petrini (docente di storia del teatro)
Massimo Conti (Compagnia Kinkaleri)
Il Raduno degli artisti della scena è inserito all’interno delle iniziative della seconda Giornata Nazionale C.Re.S.Co.
C.Re.S.Co. è nato nel settembre 2010, dopo un periodo di lavoro informale iniziato a luglio 2009 ed ha oggi 115 iscritti.
Il suo obiettivo è mettere assieme gli operatori e gli artisti italiani della scena contemporanea e farli lavorare congiuntamente per costruire un progetto e una sensibilità che siano insieme poetici e politici, necessari per continuare a creare bellezza e pensiero ma anche funzionali alla difesa della dignità lavorativa di chi opera in questo settore.
www.progettocresco.it
_________________________________________________
Si prega di confermare la propria presenza
Per informazioni:
Teatro Metastasio - Fabrizia Bettazzi
fabrizia.bettazzi@metastasio.it
tel. 0574 608560
