Nuova Scena Toscana

20 MARZO 2011 | Ore 21.00 | TEATRO MAGNOLFI

RISORGIMENTO POP

memorie e amnesie conferite ad una gamba

con Daniele Timpano e Valerio Malorni
drammaturgia e regia Daniele Timpano, Marco Andreoli
disegno luci Marco Fumarola
cadavere di "Giuseppe Mazzini”"realizzato da Francesco Givone
musiche aggiuntive Marco Maurizi
collaborazione artistica Elvira Frosini

produzione amnesiA vivacE, Circo Bordeaux, RialtoSantambrogio,Voci di Fonte con il sostegno di "Scenari Indipendenti" - Provincia di Roma in collaborazione con Ozu, Area 06, Centro di Documentazione Teatro Civile

Lo spettacolo rientra nel progetto I MILLE VOLTI DELL'ITALIA UNITA, un progetto Assessorato alla cultura del comune di Prato, Fonderia Cultart, con la partecipazione della Compagnia Stabile del teatro Metastasio.

 

L’Italia non risorge. L’Italia non c’è. La Storia non c’è. Perché è sempre inattendibile, la Storia. Nella ricostruzione dello storico, come nei ricordi dei testimoni, nelle fiction, come nei romanzi, negli spettacoli dei Baliani e dei Paolini, dei Timpano, degli Enia e dei Celestini, così come nella Tv di Alberto Angela. E allora bisogna prendere tutto con le pinze perché tutto, ahinoi, dev’essere interpretato, aggiornato e discusso. Le cinque giornate di Milano, l’impresa dei Mille, Porta Pia e Pio IX, Garibaldi e Mazzini: altrettanti momenti e figure che propaganda, vulgata e retorica hanno appiattito, sbiadito e incastrato in quel mito di fondazione forzato, immaginario e falsamente concorde che chiamano Risorgimento.
Con almeno un risultato di rilievo: che la parola Risorgimento, con buona pace di leghisti, neoborbonici e papisti, ci piace tanto. Come ci piace la pizza Margherita, tanto per restare in tema, e Garibaldi che comanda, e il panorama del Gianicolo, e le due chiacchiere a Teano, e Nino Bixio, uno dei mille, e persino l’inno di Mameli.
Perché tutto questo è pop. Non semplicemente popolare. Popolare è Pippo Baudo, popolari sono Albano e Miss Italia, Gigi D'Alessio e la Tatangelo, popolare è il partito di Casini. Ma Sergio Leone, cavolo, è pop; il Bacio Perugina è pop; Madonna, Battisti, Caparezza e Rey Mysterio sono pop. E Britney Spears: anche lei è pop. Anzi; la sua giovinezza è quasi neogaribaldina, così come le sue resurrezioni, i suoi rutti post-glamour, la sua retorica virginale.
E l’Italia? Con tutte le sue recrudescenze, con lo splendore millantato, con le mafierie del quotidiano, che cos’è oggi l'Italia?
Risorgimento pop è uno spettacolo sull’Italia che non c’è, sull’Italia che non sorge, che se è risorta, è rimorta, uno spettacolo sul Risorgimento, sui quattro padri della patria, Mazzini, Garibaldi, Cavour, Vittorio Emanuele, e sul suo antipapà, Pio IX. Due attori, risorti e rimorti, immortali cadaveri, soli in scena, in mancanza di Italia. Per un risorgimento pop.

 

INGRESSO GRATUITO. Ritirare il voucher d'ingresso (gratuito) presso il Teatro Magnolfi, via Piero Gobetti n. 79 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.30. I voucher per Risorgimento Pop sono disponibili fino a venerdì 18 marzo.